Ciao a tutti!
Tempi duri questi, siamo in piena pandemia e mai avrei immaginato nella mia vita di trovarmi a vivere una situazione come questa.....ho chiuso il salone sabato scorso e prima che venisse dichiarato lo stato di emergenza nazionale, ho deciso di non aprire martedi e a conti fatti, è stato un bene, nonostante avessi preparato tutto per lavorare in sicurezza, ho fatto una prova e il mio lavoro, non consente una distanza di un metro, noi parrucchieri lavoriamo sulla cliente ad una distanza massima di 60 cm. peggio ancora per le estetiste, tant'è che ieri sera hanno fatto chiudere anche tutti i saloni rimasti aperti.
Che dire...viviamo costantemente in uno stato di ansia, non sappiamo cosa ci aspetta in futuro, ma cerchiamo sempre di essere ottimisti e durante la clausura forzata rispolveriamo vecchie passioni mai sopite che ci fanno apprezzare le cose autentiche, come il poter mettere in tavola il pane caldo che in questi giorni è difficile da reperire, sia per le restrizioni d'uscita, sia per le file ai negozi di alimentari, tra i pochi esercizi a rimanere aperti.
Amando questo tipo di pane ho voluto provare a riprodurlo e cercando qua e là, modificando secondo le mie abitudini ho sfornato un capolavoro!
Buono sia per colazione con burro e marmellata (ricotta al posto del burro per chi vuole rimanere in forma) sia con un velo di formaggio spalmabile e affettati, ma la morte sua è con salmone e avocado, il mio pranzo di oggi!
Ingredienti:
300 gr. farina 0
200 gr. farina di segale
12 gr. lievito di birra
1 cucchiaino di malto d'orzo
3 cucchiai di semi tra: sesamo, lino e girasole
300 ml acqua
1 cucchiaino di sale
Procedimento:
Mettere le farine nella planetaria ed azionare il gancio a vel.1,
sciogliere il lievito nell'acqua a temperatura ambiente (ricordate la rgola del 21?)
insieme al malto, unire a filo alle farine e portare la velocità a 2, quando comincia ad amalgamarsi bene, unire il sale, far andare la planetaria finche l'impasto si incorda , dopodichè finire brevemente a mano (in questo momento non vorrete staccarvi dall'impasto perchè è un toccasana per scaricare tensione) formare una palla, "puntando"l'impasto e coprire a campana per circa un'ora.
Una volta lievitato sgonfiare l'impasto senza lavorarlo troppo e con palmi e polpastrelli spianarlo bene senza rompere le bolle che si sono formate. Piegare a tre premendo ad ogni passaggio per farlo aderire su se stesso, ma sempre senza rompere le bolle e formare il filone.
Metterlo in teglia (non serve carta forno) spolverare con farina e coprire con un canovaccio.
Lasciar lievitare per un'altra ora .
infornare a 220° raggiunti e cuocere per 30 minuti.
Sfornare e far freddare.
Si conserva bene avvolto in un canovaccio ed il giorno dopo è ancora più buono.
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