martedì 30 marzo 2010

Pizza cresciuta per la colazione di Pasqua

Pizza cresciuta

Se non l'avete mai assaggiato, consiglio vivamente di provarlo......
questo dolce, che prende il nome di pizza cresciuta (ma perchè poi pizza? Per me la pizza è solo quella salata. E' buffo come si stravolgono i nomi delle preparazioni di città in città.....di paese in paese.....ne parlavo appunto nel post dello gnocco fritto) è tipico di un paese nei dintorni di Roma.
Me lo fece conoscere Corinna e successivamente lo trovai in questo sito di Tivoli.....
Molto profumato grazie ai liquori presenti, la consistenza ricorda quella del panettone,
si è soliti mangiarlo la mattina di Pasqua con le uova sode, l'uovo di cioccolata e la corallina; salame di Pasqua per eccellenza, tipico dell'Umbria, ma molto conosciuto ed apprezzato a Roma......
a proposito......la colazione brunch è comune a tutti voi???
Da piccola aspettavo con impazienza la colazione di Pasqua....mi piaceva da matti mischiare dolce e salato, ed è stato proprio in una di queste occasioni che ho iniziato
.....a mangiare il salame con la cioccolata!
Una fetta di corallina e un pezzetto di ciocco fondente....una goduria unica! ;-9

Ingredienti per due stampi da panettone altezza 12 cm, diametro 17 cm:

6 uova
20 gr. semi di anice
250 ml. di vermouth
100 ml. rhum
100 ml. alchermes
100 ml. cognac
100 ml. cointreau
250 ml. olio di oliva
800 gr. di farina
500 gr. zucchero
1 pizz. di sale
1 limone bio grattato
1 arancia bio grattata oppure mezzo cucchiaino di polvere d'arancia.
1 cucchiaino di vaniglia in gel
2 bustine di lievito paneangeli

Pizza cresciuta

A mano:
Mettere l'anice nel vermuth per 12 ore.
Sbattere le uova con lo zucchero fino a renderle chiare e spumose, unire l farina poca per volta, la scorza grattata di arancio e limone, i liquori, compreso il vermouth con tanto di semi, la vaniglia, l'olio e in ultimo le bustine di lievito.
Mescolare bene e riempire a metà gli stampi di carta da panettone.
Infornare a 180° preriscaldato e cuocere per circa un'ora, controllare dal vetro e quando si saranno formate le crepe e sarà raddoppiato di volume, infilare un lungo stecchino, se esce asciutto è pronto, altrimenti continuare, coprendo se necessario con un foglio di alluminio.
Una volta estratte dal forno, mettere a freddare su una gratella e poi impacchattare con carta cellophane, si conservano a lungo e possono essere preparate in anticipo per essere regalate.

Con la planetaria:
Mettere l'anice nel vermuth per 12 ore.
Montare le uova con lo zucchero a vel. 8, cambiare frusta, inserendo quella a k ed inserire poco alla volta attraverso il coperchio, la farina e il resto degli ingredienti lavorando a vel. 6.
Riempire a metà gli stampi di carta da panettone.
Infornare a 180° preriscaldato e cuocere per circa un'ora, controllare dal vetro e quando si saranno formate le crepe e sarà raddoppiato di volume, infilare un lungo stecchino, se esce asciutto è pronto, altrimenti continuare, coprendo se necessario con un foglio di alluminio.
Una volta estratte dal forno, mettere a freddare su una gratella e poi impacchattare con carta cellophane, si conservano a lungo e possono essere preparate in anticipo per essere regalate.

Pizza cresciuta
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domenica 28 marzo 2010

Uovo di Pasqua decorato con frutta secca e cereali


Uovo di pasqua

Quando non mi riesce una cosa, mi arrabbio tantissimo con me stessa....
e stavolta, mi prenderei proprio a schiaffi.....
dopo aver temperato il cioccolato a dovere, creato due mezzi gusci d'uovo dello spessore ottimale, ed averli estratti senza problemi dagli stampi appositi........
.li ho rovinati per non aver usato i guanti di cotone :'(
l'unica scusante è che non li avevo sti benedetti guanti, ma visto che l'operazione galeotta è stata il momento della giunzione, avrei potuto usare due presine.....
che stupida son stata, la prossima volta non mi frega più ;D
Mi raccomando quindi....se vi piace il mio uovo e volete cimentarvi anche voi........
GUANTI DI COTONE!!! (il lattice lascia ugualmente dei segni) e se una ditata ci scappa, ignoratela e non passate sopra dell'acqua come ho ingenuamente fatto io......vi ritrovereste mezzo uovo lucido e mezzo opaco.....proprio come il mio :-X

Ingredienti:

300 gr. cioccolato fondente
frutta secca (noci, nocciole, pinoli, pistacchi,mandorle)
cereali (riso soffiato, corn flakes, ecc...ecc...)

occorrente:
stampo per uova alto 15 cm
Guanti di cotone
pennellino

Temperare il cioccolato fondente in questo modo:
Spezzettare il cioccolato in un pentolino posto su un bagnomaria caldo.
Far sciogliere, mescolando in continuazione, quando il composto sarà liscio e uniforme ad una temperatura compresa fra i 40° e i 50°, togliere la pentola dal bagnomaria.
Versare il cioccolato su un piano freddo, magari di marmo (io ho usato il retro della leccarda del forno) lasciandone 1/3 nel pentolino.
Allargarlo con una lunga spatola e poi riportarlo nel centro, aiutandosi, con una spatola più corta, con un movimento regolare, affinchè il cioccolato si raffreddi diventando più compatto.
Quando la temperatura avrà raggiunto i 27°, rimetterlo nel pentolino e mescolare velocemente, per riportarlo allo stato fluido (32°) se necessario, in questa fase, riportare il pentolino sul bagnomaria, ma solo per pochi istanti.


Riempire per due terzi, lo stampo che avremo precedentemente ben lavato ed asciugato e roteare per coprire bene tutta la superficie.
Capovolgere gli stampi su una teglia e scolare il ciocco in eccesso (recuperiamolo e rimettiamolo nel bagnomaria) poggiare lo stampo, su carta forno con la parte convessa verso l'alto.
dopo 5/10 minuti, raschiare il bordo con una spatola e controllare lo spessore del cioccolato, se necessario ripetere l'operazione, se troppo fino avremmo problemi in fase sformatura e assemblaggio.
Dopo aver fatto sgocciolare e rasato i bordi, mettiamo pure lo stampo sempre capovolto su carta forno, in frigo a cristallizzare.
Quando sarà pronto per essere sformato, vedremo dalla trasparenza dello stampo che il cioccolato si sta staccando.
Dare qualche colpetto, e inserendo la mano nella parte concava, roteare leggermente, si staccherà con facilità, mostrando tutta la sua lucentezza (grrrrrrrrrrr).
Scaldare una teglia o una larga padella e dopo aver spento, afferrare i due mezzi gusci CON I GUANTI DI COTONE e farli scorrere sulla padella, fino a fonderli leggermente, a questo punto, inserire la sorpresa e unire le due metà. Esercitando una certa pressione, lasciamo stabilizzare per qualche minuto.
Se poi avete anche voi fatto qualche ditata o l'uovo lucido non vi piace, potete passarlo con carta assorbente....io non l'ho fatto ma sarebbe stato meglio :-/

Con un pennellino, passare il cioccolato fuso sul bordo dell'uovo e decorare a piacere.

Uovo di pasqua
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venerdì 26 marzo 2010

Polpettone di patate con ripieno di carciofi

Polpettone di patate con ripieno di carciofi

Pasqua si avvicina e avrei tante belle idee.....
non per il pranzo.... quest'anno ci penserà mia mamma...
però mi stuzzica l'idea di preparare un dolce tipico......l'uovo di cioccolata con tanto di decorazione che mi piace tanto.... la ricetta per l'evento "99 colombe" (appena arriva il pacco mi metto all'opera ;)) .....vorrei anche organizzare un aperitivo qui a casa, tutto finger food.... fare i brownies...
( li ho assaggiati recentemente e ne sono rimasta estasiata) e poi....
ho trovato la ricetta per le sfogliatelle napoletane e..... e......e.....secondo voi riuscirò a fare tutto? :-/
Per ora mi sono limitata ad annotare.....inizialmente sul pc, poi su un blocco che tengo in cucina, infine sull'agenda dove segno gli appuntamenti di lavoro...
per la serie....devo farcela! :D
Vabbè...intanto vi posto una ricettina che secondo me starebbe benissimo su una tavolata pasquale, o perchè no..... nel cesto del picnic per la scampagnata di pasquetta....

Ingredienti:

5 carciofi
1 kg patate
3 uova
200 gr. macinato
150 gr. pancetta a dadini
prezzemolo
olio extravergine
sale e pepe
2 cucchiai parmigiano grattugiato

Polpettone di patate con ripieno di carciofi

Lavare e mondare i carciofi, affettarli finemente e dopo averli tuffati in acqua acidulata con succo di limone (oppure come consigliato da Chiappini in acqua contenente una buona quantità di prezzemolo, sopratutto i gambi), metterli in un tegame con sale, pepe, prezzemolo, olio e un pochino di acqua, stufarli finchè saranno morbidi e asciutti. Unire 1 uovo e mescolare bene, lasciarli freddare.
Rosolare la carne macinata in una padella con l'olio, sgranandola bene con una forchetta e aggiustarla di sale.
In un'altra padella, rosolare la pancetta, senza aggiungere olio.
Lessare le patate (consiglio questo metodo); sbucciarle e passarle nello schiacciapatate, unire 2 uova, il prezzemolo tritato, il parmigiano, la carne, la pancetta, sale ( se necessario) e pepe.
Amalgamare bene e stendere il composto ottenuto su un foglio di alluminio.
Mettere i carciofi al centro del composto di patate, arrotolare, aiutandosi con l'alluminio e sigillare stringendo bene.
Chiudere bene l'alluminio e trasferire in forno preriscaldato a 200° per 30/40 minuti.
Far raffreddare un po', togliere delicatamente l'alluminio e trasferire su un piatto da portata, servire tiepido.
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martedì 23 marzo 2010

Involtini di melanzane con uvetta e pinoli

Involtini di melanzane

Inutile che vi ripeta che vado sempre di corsa............ vero?
Questa settimana sarà più intensa di quelle passate poichè domenica e lunedi scorsi
(solitamente di riposo lavorativo per me e per Marco) siamo partiti con un gruppo di clienti alla volta di Cesena...pronti ad assistere ad un bellissimo show, in cui si sono esibiti hairstylist internazionali che ci hanno proposto tagli, acconciature, colori.......e nuove tendenze moda...
a proposito, finalmente alla ribalta moltissime nuances di colore rosso....
bistrattato negli ultimi anni..... sta finalmente tornando in auge......
e a proposito di rosso....
mi è venuta in mente la mia amica Angelita, alias rosarossa e i suoi mitici involtini.....
.... di una bontà unica .............
ormai.... li propongo spesso ai miei ospiti, riscontrando sempre pareri favorevoli......
vero è che Laura, un'altra mia amica, sta aspettando da un pezzo che io posti la ricetta :DD

Involtini di melanzane

Ingredienti:

Per la salsa:
200 gr. concentrato di pomodoro
1 foglia di alloro
sedano, carota e cipolla
vino bianco


Per il ripieno:
300 gr. macinato scelto
Vino bianco
Cipolla
Salsa di pomodoro
Parmigiano grattugiato
Olio extravergine
25 gr. pinoli
25 gr. uvetta (meglio usare quella passolina, ma in mancanza di questa, va bene anche la sultanina, magari mettendone 5 grammi in meno)

3/4 melanzane


Lavare le melanzane e dopo averle spuntate, tagliarle a fette di circa mezzo centimetro,per il senso della lunghezza, disporle man mano in un colapasta e cospargerle con del sale grosso ogni strato.
Il passaggio della salatura, serve anche a rendere la polpa più consistente ed impedire alla melanzana di assorbire troppo olio.
Lasciar riposare per almeno trenta minuti in modo che possano liberarsi dal liquido amarognolo. sciacquarle in acqua fredda, strizzarle ed asciugarle su carta assorbente. Friggerle in abbondante olio di semi di arachidi.
Se volete un piatto più light prepararle similFritte ;)

Preparare la salsa:
Far rosolare il battuto di sedano carota e cipolla in una padella con l'olio, insieme alla foglia di alloro, unire un pochino di vino bianco e quando sarà evaporato, aggiungere il concentrato di pomodoro, girare, far insaporire bene ed aggiungere 600 ml. di acqua, il sale, un pizzico di zucchero e dopo aver coperto, abbassare il gas al minimo, Far cuocere finchè tutta l'acqua sarà assorbita, ci vorranno una trentina di minuti.

Preparare il ripieno:
Far rosolare un pochino di cipolla affettata finemente, in una padella con l'olio, unire la carne macinata, e rosolare bene, sgranandola con la forchetta. Unire il vino e far sfumare, quando la carne sarà cotta,aggiustare di sale, unire 2/3 cucchiai di salsa di pomodoro preparata precedentemente e un bel pugno di parmigiano grattugiato, l'uvetta precedentemente ammorbidita nell'acqua e strizzata e i pinoli.

Farcire le fette di melanzana con un pochino di ripieno, arrotolare su se stesse e metterle in una teglia. Coprire con la restante salsa e spolverare con parmigiano grattugiato.
Infornare a 200° per 10/15 minuti.

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sabato 20 marzo 2010

Lo gnocco fritto........... o crescentina?

Gnocco fritto

Qualche pomeriggio fa, nel fine settimana.....avendo a disposizione salumi campani e formaggi toscani nelle loro confezioni sottovuoto...
pensavo ad una cenetta tale da rendere i sopracitati, protagonisti assoluti....
ok ... vai di pane toscano con lievito madre...
oooooops....ma è troppo tardi...... non ho tempo di farlo lievitare :-S
che faccio???
ideaaaa!!!
Lo gnocco fritto!
Lo mangiai qualche anno fa a Bologna... e ricordo che in seguito, ne parlai con Corinna, la quale mi disse che aveva postato la ricetta su cook....
così entro.... e cerco nel forum, ma
....nessuna traccia....
e allora.... prima di scollegarmi, lascio un messaggio a Cori, in cui le chiedo di linkarmelo non appena possibile....
poco dopo arriva il link via mail e.....scopro perchè non riuscivo a trovarlo....
Il nome!!!
così dopo una ricerca nel web, vengo a conoscenza dei vari modi di chiamare questa preparazione tipica dell'Emilia Romagna.....
crescentina, torta fritta, pinzino, ecc..ecc...
girovagando trovo anche la ricetta della simpaticissima Barbara e così....decido di unire le due e cimentarmi ;)
Squisitissimoooooo ;-9

Gnocco fritto


Ingredienti:
250 gr. farina 00
120 gr. latte
6 gr. lievito di birra
3 cucchiai di olio extravergine
6 gr. sale

Bimby:
Latte e lievito nel boccale: 20 sec. vel.2, 37°. Unire la farina, olio e per ultimo il sale: 10 sec. vel 6 e poi 1 minuto e mezzo vel. spiga. Finire l'impasto a mano e mettere sotto cupola a lievitare per un'ora e mezza circa.
Stendere con il matterello allo spessore di 3/4 mm e tagliare a rombi con l'aiuto di una rotella.
Friggere in olio di semi di arachidi, far asciugare su carta assorbente e.....pappare!!! ;-9

A mano:
Fare una fontana con la farina e mettereal centro il lievito sciolto nel latte appena tiepido, inserire man mano tutta la farina, quindi l'olio e il sale. Impastare finchè avremo un composto liscio ed elastico.
Mettere sotto cupola a lievitare per un'ora e mezza circa.
Stendere con il matterello allo spessore di 3/4 mm e tagliare a rombi con l'aiuto di una rotella.
Friggere in olio di semi di arachidi, far asciugare su carta assorbente e.....pappare!!! ;-9
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giovedì 18 marzo 2010

Panini all'olio con pasta madre

Panini all'olio con pasta madre

Una delle cose che amo di piu' in cucina è panificare.....e spesso mi cimento in nuovi esperimenti......
l'altro giorno, avevo voglia di panini all'olio e avevo la pm rinfrescata dal giorno prima.....
quale miglior occasione per approfittare?
Ho impastato alle 9.00 sono andata al lavoro, tornata alle 13.30 ho dato la forma......e alle 16.30 ho cotto ;)
Squisiti....in metà impasto ho inserito della salvia essiccata ed ho così ottenuto 4 panini molto profumati e dall' ottimo sapore......

Piccola comunicazione di servizio: sono iniziate le votazione per il blog dell'anno su Squisito Blog Cafè e quest'anno, nella sezione ricette, partecipa anche Pane al pane....Vino al vino.
Se avete voglia di votare, in alto a destra potete entrare nella locandina e registrarvi al sito. ;)

Ingredienti:

100 gr. pasta madre rinfrescata dal giorno prima
500 farina 0
260 gr.circa di acqua
50 gr. olio
10 gr. sale

Bimby:
pasta madre ed acqua nel boccale: 20 sec. vel 2, inserire tutti gli altri ingredienti: 10 sec. vel 6 e poi 1 minuto e mezzo modalità spiga.
Finire l'impasto a mano.*

Mano:
Fare una fontana con la farina e mettere nel centro un po' di acqua, scioglierci la pastamadre strizzandola bene tra le dita e amalgamare man mano tutta la farina, aggiungendo l'acqua necessaria, unire il sale e l'olio e lavorare finchè avremo ottenuto un impasto liscio ed elastico.*



*Mettere a lievitare in una ciotola coperto ( io ho diviso a metà, inserito la salvia in una di queste e messo a lievitare in due ciotole separate)
Dopo circa 4 ore, sgonfiare l'impasto e ricavare i panini (8 in totale) dando una forma ovale, depositare in teglia ricoperta di carta forno, ben distanziati tra loro e far lievitare per altre tre ore. Accendere il forno a 180° in modalità ventilato, spennellare i panini con un'emulsione preparata con 150 ml. acqua e 1 cucchiaio di olio. Infornare e cuocere per 30/40 minuti.
sfornare e far freddare su una gratella.
Si mantengono morbidissimi anche il giorno dopo........se ci arrivano ;)
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martedì 16 marzo 2010

Spaghetti con i gamberoni

Spaghetti con i gamberoni

I primi anni di matrimonio avevamo una casa molto ''contenuta'' ... i bimbi piccoli...
ma
già allora amavamo riunirci con amici ed organizzare pranzi e cene in compagnia.....
a tutt'oggi ancora non mi rendo conto di come facessimo ad entrare 12 persone in una stanza di 15 mq.....
per non parlare della cucina.....
...... piccolina ma moooolto funzionale, si riusciva a cucinare anche in tre ...
spesso si ''esibiva'' un nostro amico, cuoco in un noto ristorante di Roma rinomato per la cucina di pesce....
lui mi ha insegnato il risotto agli scampi e anche questo piattino.......semplicissimo ma con una particolarità....

Spaghetti con igamberoni

Ingredienti:

12 gamberoni
1 spicchio d' aglio
abbondante olio
un bicchiere di passata di pomodoro (oppure qualche pomodorino pachino)
400 gr. vermicelli
prezzemolo tritato

Lavare e pulire i gamberoni, staccando la testa e togliendo il filamento scuro dell'intestino.
metterli via via in un piatto e schiacciare sopra anche il contenuto delle teste (ecco la particolarità....sapevate anche voi che il contenuto delle teste dei gamberoni è prelibato?)
In una larga padella capace di contenere poi tutto il volume della pasta, rosolare l'aglio nell'olio senza fargli prendere troppo colore, unire i gamberoni e il contenuto delle teste, far rosolare un po', mescolando spesso ed unire il pomodoro, aggiustare di sale, abbassare la fiamma cuocere per alcuni minuti.
Lessare la pasta e due minuti primi che arrivi a cottura, prelevarla direttamente con un forchettone e trasferirla nella padella con il condimento.....se necessario unire altra acqua della pasta e terminare la cottura mantecando bene.
Impiattare e spolverare con prezzemolo tritato.
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sabato 13 marzo 2010

Melanzane similFritte

melanzane similfritte

sigh...sigh.......adoro la frittura!
ma a volte sono costretta ad evitare......arisigh sigh...:'(
vuoi per la linea, per salvaguardare il fegato a volte semplicemente per non impuzzolentirmi i capelli :DD
Comunque, se trovo strade alternative le percorro più che volentieri e questa idea di Ransielastrega, trovata su cookaforum è molto valida......
le melanzane in questo modo sono cotte al forno, ma sembrano fritte.....ideali per allestire i nostri piatti, quali parmigiana, pasta alla norma, timballi ecc..ecc...
volete provare anche voi?

Accendere il forno in modalità ventilato alla massima potenza, posizionare la griglia in dotazione a metà altezza e posizionare sotto di essa la leccarda riempita per metà di acqua.
Dopo aver lavato ed asciugato le melanzane, tagliarle in fette nello spessore e nella forma desiderata (in tondo o in lungo per involtini) e passarle nell'olio extravergine che avremo messo in un piatto fondo (io le spennello solamente per un effetto ancor più light), scolarle e metterle sulla griglia e far cuocere per circa 15 minuti...l'olio in eccesso scolerà nella teglia sottostante con l'acqua.
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giovedì 11 marzo 2010

99 colombe per l'Abruzzo

.....quasi un anno è passato da quella tragica notte in Abruzzo....
Il 6 aprile, insieme a tutto il resto, veniva distrutta anche una storica azienda dolciaria...
quella delle Sorelle Nurzia....
Oggi il mondo dei foodbloggers è in fermento, stanotte ha aperto ufficialmente il blog apposito "99 colombe" ed è stata fissata la data....
il 6 aprile 2010....
in quel giorno chiunque vorrà partecipare, dovrà postare un piatto realizzato con i prodotti delle Sorelle Nurzia....
sarebbe meraviglioso se partecipassimo tutti!
Vi invito a leggere la lettera di Mara, la responsabile progetti speciali dell'azienda stessa.



p.s: i no-bloggers, potranno spedire il materiale direttamente a "99 colombe"
( la mattina del 6 verrà postata la loro ricetta assieme a tutte le altre).
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Involtini di verza

Involtini di verza

Ormai dovremmo esserci abituati e invece.....
si...ormai è una costante, quando ci stiamo abituando al cambio stagione... puntuale arriva il colpo di coda .....
la settimana scorsa avevamo goduto dei prodomi primaverili......
le temperature stemperate, il sole, i fiori e le primizie sui banchi del mercato....
invece, da lunedi, siamo piombati di nuovo, nell'inverno più cupo....freddo, pioggia e neve....
questo lo ricorderò come l'inverno più nevoso degli ultimi tempi, sarà perchè dopo tanti anni...
è caduta anche qui a Roma.....
certo è che martedi mattina, davanti al banco della frutta e verdura, con il vento freddo che soffiava forte, dando una rapida occhiata a fragole e asparagi.....ho preferito acquistare arance e verza........e ieri sera l'ho preparata così:

Involtini di verza


Ingredienti:

12 foglie di verza belle grandi
100 gr. macinato di maiale
100 gr. macinato vitellone
80 gr. salsiccia spellata
80 gr. di ricotta o formaggio primosale
2 uova
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe


80 gr. burro
1/4 cipolla
400 gr. polpa pomodoro
vino bianco

Lavare e scottare in acqua bollente e leggermente salata le foglie di verza per due minuti.
Scolare e mettere ad asciugare su un canovaccio.
Nel frattempo preparare il ripieno: in una terrina, mescolare accuratamente le carni, i formaggi e le uova, salare e pepare.
Farcire con questo composto le foglie di verza e chiuderle a fagottino, legandole con uno spago da cucina.

In una larga padella che possa contenere tutti i fagottini senza sovrapporli, far rosolare la cipolla nel burro, unire i fagottini e girarli spesso, bagnare con vino bianco e quando sarà evaporato aggiungere il pomodoro, aggiustare di sale, coprire e cuocere per circa 30 minuti.
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mercoledì 10 marzo 2010

Gattò di patate

Gattò di patate

Tempo fa nel post del sartù, vi raccontai di come la cucina partenopea, ma anche siciliana si arricchì di nuovi sapori, grazie all'avvento dei raffinati cuochi francesi che nel settecento vennero assunti a servizio nelle cucine dei nobili aristocratici....
i monsù in sicilia o monzù a napoli...così venivano chiamati i monsieur, portarono la cucina francese sulle tavole dei signorotti, felici di assaporare nei pranzi ufficiali la delicata cucina, mentre, nel quotidiano, continuavano a chiedere di cucinare anche cibi saporiti, più simili alla loro tradizione culinaria, fatta di quei pochi e semplici prodotti che la terra poteva elargire....
Gli abili cuochi elaborarono così splendide ricette, in cui inserirono il burro, simbolo della cucina francese tenendo conto anche dell'olio.....accoppiando bechamel a sughi forti e corposi....
i nomi delle ricette subirono uno stroppiamento dovuto al dialetto e se il sour tou divenne Sartù, le croquettes divennerò Crocchè.....il gateaux...divenne Gattò.....

Gattò di patate


Ingredienti:

1 kg di patate
80 gr. burro
80 gr. parmigiano grattugiato
100 gr. prosciutto cotto tagliato a cubetti
100 gr. mortadella tagliata a cubetti
2 uova
250 gr. mozzarella
pangrattato
sale e pepe

Lessare le patate in acqua satura di sale (così vengono sode, saporite e asciutte).
Pelarle e passarle allo schiacciapatate, unire il burro e mescolare, inserire il parmigiano, le uova, gli affettati e la mozzarella a cubetti. Aggiustare di sale e pepe se necessario.
Amalgamare bene e dopo aver imburrato e spolverizzato una tortiera di 20 cm di diametro, versare il composto, livellare bene e cospargere di pangrattato, unire qualche fiocchetto di burro ed infornare a 200° per 30/35 minuti circa.
Quando si sarà formata una bella crosticina dorata, sformare in un piatto da portata e servire dopo qualche minuto.
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domenica 7 marzo 2010

Pasta all'uovo.....le tagliatelle!

Come già ampiamente annunciato, la scorsa settimana sono riuscita a partecipare all'ultimo corso delle Simili...
fortuna ha voluto fosse proprio quello sulla pasta all'uovo.....
in passato avevo frequentato un corso analogo, in una scuola trovata casualmente nel web....
ma...nulla a che vedere con la maestria delle ''sorelline''...
vero è che non avendo appreso precedentemente quel che desideravo
ho perseverato con l'aiuto della planetaria e della sfogliatrice a confezionare pasta...
privata, però di quei sapori autentici, classici della pasta tirata a mano....ruvida e dal sapore inconfondibile.....

orbene.....

grazie alle mirabili GEMELLE
..............................missione compiuta!!!
Oggi, ho prodotto, per la prima volta, delle vere tagliatelle.... un po' più spesse rispetto a quanto mi è stato insegnato, giusto per rispettare i gusti di famiglia.
Sono molto felice di essere riuscita nell'intento e spero proprio che Margherita e Valeria siano orgogliose di me......anche se.... sia al corso che, oggi a casa, ho lavorato con delle unghie lunghe e laccate di rosso, tutt'altro che appropriate :D


Ingredienti per 4 persone:

400 gr. farina 0 setacciata più 40 gr.da lasciare vicino alla spianatoia da aggiungere all'occorrenza
4 uova

Disporre la farina a fontana e fare un largo buco al centro, rompere le uova una alla volta in una ciotolina ed inserirle nel buco.
Sbattere le uova con l'aiuto di una forchetta e quando saranno ben amalgamate, inserire un po' della farina dell'anello, per rendere più denso, il composto di uova. A questo punto coprire con il resto della farina e inserendo una grande spatola sotto l'impasto, alzare e portare verso il centro.
Fare quest'operazione tutt'intorno, finchè la farina sarà ben inserita, aggiungerne altra (dei 40 gr. di scorta) se l'impasto dovesse sembrare troppo morbido. Coprire con una ciotola l'impasto grezzo e lavarsi bene le mani, per impedire ai rimasugli di seccarsi sulle mani ed eventualmente rovinare l'impasto che andremo a finire.
Riprendere quindi ad impastare senza schiacciare eccessivamente ne tantomeno premere sul tavolo, il giusto movimento, consiste nel rimboccare un lembo verso il centro e poi esternamente utilizzando una sola mano messa di taglio e lavorando con il pollice e l'eminenza tenar , fare questo movimento su tutto l'impasto, girandolo man mano e facendolo rotolare delicatamente sulla spianatoia. Raccogliere verso il centro le pieghe che si saranno formate e creare una sorta di punta che richiuderemo premendo verso il centro a mo' di bottone.
Mettere in un angolo della spianatoia, con il bottone verso il basso e coprire a campana con una ciotola. Riposare per 30/45 minuti, se dovesse riposare di più, anche qualche ora non succede niente.
Pulire bene la spianatoia, con l'iuto di una spatola, per togliere eventuali rimasugli, che potrebbero bucare la sfoglia.
Cominciare a tirare la sfoglia, con movimenti ampi e veloci verso l'esterno, tenendo il matterello sotto i palmi delle mani, con i polsi rasenti al tagliere.
Ruotare ogni volta la sfoglia di pochi gradi e quando sarà abbastanza grande, tenerne una parte fuori dal tagliere.
A questo punto spostarla solo arrotolandola sul matterello.
Per assottigliare il centro, quando la sfoglia è arrotolata sul matterello, premere muovendo le mani avanti e indietro, facendole scivolare sulla sfoglia. Ripetere per almeno tre volte.
Srotolare e cercare di recuperare uno spessore omogeneo.
Quando la sfoglia sarà ben stesa, nel caso delle tagliatelle lasciarla asciugare un pochino.
Sapremo quando sarà pronta, se ripiegandola in due e premendo sulla piega, riusciremo a tagliarla con il dito (come se fosse un tagliacarte)
Sovrapporre i due mezzi cerchi, con entrambe le parti concave verso l'esterno, arrotolare tutto e tagliare nella misura desiderata.
Man mano che le tagliamo, aprire le tagliatelle e metterle ad asciugare.
N.B.: non aggiungere mai farina, ne quando si stende la pasta, ne quando si mette ad asciugare già tagliata.

Cuocere in abbondante acqua salata e condire a piacere.


Tagliatelle alla boscaiola
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venerdì 5 marzo 2010

La pizza del fornaio.........anzi........delle FORNAIE!

Pizza delle simili

ancora una volta una ricetta delle Simili.....mea culpa, mea maxima culpa...
.....forse dovrei aprire una sezione speciale :D
...........questa pizza nella versione a lievitazione naturale è ormai un classico in casa nostra.......
ogni fine settimana, soprattutto se c'è una partita in tv, nostri amici vengono da noi e ne inforno 2 teglie più 6 calzoni con l'impasto del pizza express ;)
Domenica scorsa però...non avendo potuto rinfrescare la pasta madre la sera precedente...
ho deciso di farla così.....

Ingredienti per una teglia da 40x30 cm:
500 farina 0
250 gr. acqua
50 gr. olio
10 gr. lievito di birra (la ricetta originale ne prevede 25 gr.)
10 gr. sale

1 scatola di pelati da 800 gr.
500 gr. mozzarella
olio extravergine
sale, pepe, origano

Mettere a scolare i pelati in un colapasta.
Tritare la mozzarella e mettere a scolare anch'essa.




A mano:
Fare una fontana con la farina, mettere l'acqua nel centro in cui avremo precedentemente sciolto il lievito, incorporare un po' di farina , quindi l'olio e il sale e man mano tutta la farina.
Impastare e battere finchè otterremo un bell'impasto.*

Bimby:
Acqua e lievito nel boccale: 40 sec. vel. 2, 37°. Unire la farina, l'olio e il sale, 10 sec. vel 6 e poi 2 minuti a modalità spiga.
Finire l'impasto a mano.*

Planetaria:
Farina nella ciotola, con frusta a gancio, azionare vel 1, inserire l'acqua in cui avremo disciolto il lievito,unire l'olio e infine il sale, portare la velocità a 2 e impastare finchè l'impasto stesso prenderà corda aggrappandosi al gancio.
Finire l'impasto a mano.*


*Dare all'impasto la forma di un filone, coprirlo a campana (con una ciotola capovolta)e far lievitare per due ore o poco più. Sgonfiare l'impasto senza lavorarlo e stenderlo con l'aiuto del matterello. Spostarlo sulla teglia che avremo precedentemente unto con l'olio (solo al centro facendo attenzione a non ungere i bordi, che ci serviranno per far aderire la pizza una volta stesa)
Dopo aver spezzettato i pelati, aggiustare di sale e pepe e depositarli sulla pizza, lasciando degli spazi vuoti, dove spingeremo la pasta fin quasi a toccare la teglia, questi sono i cosidetti camini, i quali serviranno per far uscire il vapore che farà il pomodoro durante la cottura. La pasta si cuocerà meglio.
Infornare subito in forno preriscaldato a 250° e cuocere per sette/otto minuti, girare la teglia e continuare la cottura per altri sette/otto minuti.
Cospargere con la mozzarella scolata ( se necessario strizzarla fra le dita), l'origano, l'olio e rimettere in forno per altri sette minuti.
Appena esce dal forno, toglierla dalla teglia, aiutandosi con due spatole e appoggiarla su una grata per evitare che faccia condensa e si ammorbidisca.
Far riposare qualche minuto prima di tagliarla.

Pizza delle simili
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mercoledì 3 marzo 2010

Plum cake rustico con farina di farro

Plum cake rustico con farina di farro

Da quando ho scoperto web, forum di cucina.... blog.... social network con cui poter interagire anche con chef famosi ai quali chiedere consigli.....
è diminuita la mia smania di comprare libri del settore.....anche perchè.... dovrei acquistare un nuovo mobile per poterli stipare tutti!
Però....quando mi capita di passare davanti ad una libreria e li vedo lì...tutti belli allineati... con i loro colori brillanti non posso resistere al richiamo e fare a meno di entrare....
li tocco.... li sfoglio.... e quando il profumo delle pagine mi inebria e le stupende foto mi catturano.....
li metto sotto il braccio e vado in cassa! :D
Immaginate, quindi, quale gioia sia stata per me quest'anno essere presente con le mie ricette tra le pagine di ben tre libri.....
della prima ve ne ho parlato in questo post
la seconda per la bellissima iniziativa di Albertone
e infine.....
altra splendida iniziativa a scopo benefico........quella di Blogger Aid....
per i dettagli, vi riporto al vecchio post ed ora.....finalmente...
la ricetta:

Plum cake rustico con farina di farro

Ingredienti:
200 gr. farina di farro
100 gr farina 00
2 uova
1 yogurt bianco dolce da 125 gr. (io uso il muller)
170 gr. latte
1 pizzico bicarbonato
1 bustina lievito
2 piccole mele golden
il succo di 1 arancia
200 gr zucchero
3 cucchiai di gocce di cioccolato

Tagliare la mela a cubetti e metterla a bagno nel succo di arancia. Montare le uova con lo zucchero, unire il latte, lo yogurt e le farine sempre montando, infine il lievito e il bicarbonato. Incorporare delicatamente le mele, il succo e il cioccolato e mettere il composto in uno stampo da plumcake.
Infornare a 180° per 35/40 minuti circa.
Fare la prova stecchino prima di sfornare.
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martedì 2 marzo 2010

Spaghetti Cacio e Pepe

Spaghetti cacio e pepe

Il piatto più semplice e povero della cucina romana... anche il più chiaccherato.....
nei ristoranti locali è tra i primi più richiesti ed apprezzati eppure......
non è mai l'originale.....
ognuno ha la sua tecnica...
eh si....i puristi inoriddiscono davanti alla ricetta che prevede olio o addirittura panna assieme al cacio e al pepe... unici ingredienti che dovrebbero caratterizzare questo piatto.....
ma molti chef ricorrono all'utilizzo dell'uno o dell'altro o addirittura di entrambi.
Dopo vari tentativi e tante informazioni richieste nei vari ristoranti (ormai sono l'incubo degli chef ;D) sono arrivata alla conclusione che:
se la cuciniamo in casa e agiamo rapidamente possiamo tranquillamente riprodurre la vera ricetta, evitando che dal passaggio della preparazione alla tavola passi molto tempo ed evitando, inoltre,che nel frattempo il pecorino coaguli.....
nel caso ci fossero ospiti ....possiamo optare tranquillamente per la versione con l'olio, in questo modo resterà tutto molto più fluido, senza alterare il sapore ;)
Insomma......possibile che il piatto più semplice che ci sia debba farci paura???
Per chi non l'avesse mai provata, consiglio vivamente di farlo....
non lo dico io ........


lo diceva lui....................................

Aldo Fabrizi:

Tu moje, dopo er solito trasloco,
se gode cò li pupi sole e bagni,
e tu , rimasto solo, che te magni,
si nun sei bono manco a accenne er foco?
Un pasto in una bettola, a dì poco,
te costa un occhio appena che scastagni;
si te cucini invece ce guadagni
e te diverti come fusse un gioco.
Mò te consijo na cosetta cicia,
ma bona, pepe e cacio solamente,
che cor guanciale poi se chiama gricia.
E m'hai da crede, dentro a quattro mura
magnà in mutanne....senza un fiato.....gnente....
se gode più dé la villeggiatura


Spaghetti cacio e pepe


ingredienti per 4:
400 gr. spaghetti (io uso il formato alla chitarra di garofalo)
20o gr. pecorino romano grattugiato
pepe
sale

Lessare la pasta in abbondante acqua salata. Scolare al dente, mantenendo un po' di acqua di cottura da parte e trasferirla in una capiente insalatiera (meglio se di acciaio) unire il pepe, un paio di mestolini di acqua di cottura e il pecorino, girare con l'aiuto di due forchette molto rapidamente e con energia. Aggiungere acqua se è necessario fluidificare.
Impiattare e spolverare con ulteriore pepe

Versione con l'olio:
scaldare l'olio in padella e mantecarci la pasta scolata, aggiungere la crema di pecorino che avremo preparato aggiungendo un mestolo di acqua al pecorino mischiato al pepe.
se vogliamo proprio osare, uniamo anche un paio di cucchiai di panna fresca (crema di latte)
Mantecare bene e impiattare. Aggiungere ulteriore pepe, prima di servire

La foto è della versione originale.

A voi la scelta ;)
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